Allenti
la cravatta.
Provi
a smorzare la voce sotto la giacca.
La dondoli, la porti in giro nella
ventiquattrore.
Scivoli
di stanza in stanza,
ma
non c’è una sola frase che ti conforti,
non
c’è un solo gesto che ti interessi davvero.
La voce, intanto dice, parla: - Sai, al
dettato del cuore non si comanda-.
Sì, lo sai.
Sai
che sei solo di passaggio, che dovresti solo scrivere
e
vegliare. Invece attendi.
Attendi,
che sia, finalmente, sera.
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