venerdì 20 aprile 2012

Nostalgia






La nostalgia ti prende quando meno te lo aspetti. Ti prende a lavoro, ti prende mentre viaggi, mentre cammini, mentre fai ginnastica e l’mp3 passa “Napul’ è”. Ti prende la sera, nel letto, quando cerchi di addormentarti e non ci riesci, perché i ricordi bussano, e puntualmente li lasci entrare, anche fuori orario. 


Te li ricordi quei giorni? Non ci stavi con la testa e ti buttavi nello studio a capofitto. La sera volevi sempre uscire: la tua camera era una prigione di scatti, di voci, di giorni lontani. Volevi scappare, mettere a tacere i rimorsi, il disagio, la paura di ritrovarti sola, anche se in mezzo a tanti. Ci bevevi su, se capitava ti ubriacavi e facevi a pugni con la verità, con l’irruenza dei tuoi 25 anni. Il vento ti tagliava la faccia, il sole ti schiariva i capelli e dimagrivi a vista d’occhio. Lo stomaco chiuso, la testa pesante e le gambe irrequiete, come il cuore.

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