giovedì 1 dicembre 2011

Elogio della lentezza


Sono un'amante dei territori di confine. Mi piace correre e poi rintanarmi nel mio mondo, alla luce calda di una candela. La luce soffusa, i mobili sospesi nell' ombra. La realtà resta fuori, e mi animo solo di voci e ricordi. E del suo viso, che amo.

A sera devo ritrovare il silenzio: una dimensione personale che coltivo fin da ragazzina. Amo la vita e ci sto dentro, in continuo movimento.

A sera si spengono le luci e tiro fuori il quaderno. Non sono ciò che faccio. Non sono i gesti, non sono le frasi che dispenso ogni mattina. Sono un paio di occhi sconfinati e un vestito diafano, almeno di sera.





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