venerdì 29 luglio 2011

La recensione sul Corriere Nazionale a "Di Passaggio"

http://www.corrierenazionale.it/component/content/article/74-rubriche/scritture-a-pensieri/12232-quel-viaggio-nel-mare-del-mutamento di Angelo Molica Franco

“La poesia è l’arte di fare entrare il mare in un bicchiere”. Così ci disse Italo Calvino e così, noi tutti, imparammo da lui. Dentro le poesie di Marina Bisogno (“Di Passaggio” pubblicata per “Opposto.net” edizioni) c’è il mare del mutamento, dello sconvolgimento, del “passaggio” appunto. Tra le sue stanze illuminate troviamo le sue età distanti e prossime, i suoi ricordi limpidi e sbiaditi, i suoi rimpianti dimenticati e ancora così scottanti. E questo cambiamento da concettuale diventa contestuale, da senso prende corpo; il versificare di Marina Bisogno procede compatto e orizzontale – “Il pugno”, “06/04/09”, “Senza fiato”, “Primavera” – per divenire, poi, sempre più frammentato e verticale, quasi lentamente sgretolato – “I due innamorati”, “Lascio che sia”, “Passaggio luminoso”, “Come in un dipinto”. Nella raccolta poetica “Di Passaggio” anche le scelte lessicali vengono investite da questo mare del mutamento. La parola è inizialmente concreta, terrena, moderna, quasi prosaica ma prima che l’abitudine colga lo sfogliare del lettore, l’autrice sa come sorprenderlo di nuovo: il verbo diviene evanescente e impalpabile, emotivo e abbacinante. Come istantanee dell’esistenza – asciutte e in bianco e nero – il poetare di Marina Bisogno scardina ogni minimo ricordo e lo plasma in parola riuscendo, così, a restituire la perfetta immagine della vita che, ancora, riesce a desiderare.

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