Anche stasera ho recitato la mia preghiera.
L’evasione assume le sembianze dell’arte
e vince la noia di giorni abituati
al malinteso.
Lei preme per uscire e infilarsi nello specchio
del tempo,
girare le carte sul tavolo
del futuro.
Mi invita a giocare
a tirare i dadi
nel piatto infinito del sogno
e a rischiare questo morso
di illusoria verità.
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