Recuperare le ore, fuggire dall'onda di impegni, dalla minaccia perenne del precariato.
Eppure, ora come non mai, faccio un lavoro che mi piace. Stancante, impegnativo: un lavoro di scrittura, di comunicazione e d'aggiornamento continuo.
Sono esaurita, rapita dalle scadenze. Vorrei trovare la forza per tracciare nette linee di separazione tra dentro e fuori. La sera pretendo di ripescare il dentro, cullarlo, ascoltarlo e farlo fruttare.
Sto crescendo ancora e metto alla prova le mie riluttanze, il mio scetticismo perenne. Seppure non posso scappare via tutti i fine settimana, non dimentico l'importanza dell'amore. Così lo cerco, ci giro attorno e provo ad afferrarlo, anche quando mi si chiudono gli occhi.
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